sabato, aprile 11

la terra trema

Le certezze sono fatte di materiali ambigui, con strumenti da prestigiatore che spostano le posizioni e la materia, fanno sparire conigli e apparire monetine. Eppure l'uomo instancabile sfida il tempo per fortificarle e proteggerle. Il forziere dove ognuno di noi ripone le sue piccole sicurezze, ha una chiave non duplicabile e si trova nascosto sotto al letto. La casa è la grotta del nostro fuoco, la camera è la zona più interna della casa ed il letto è la parte più intima della camera.
La casa è una sorta di bolla sospesa dal mondo, un capolinea emotivo, ma insieme se ne sta ancorata ad un territtorio, ad una terra schiacciata dal peso delle mura. Quella terra quasi non si nota, viene calpestata e pensata stabile, salda. Ci troviamo su di un pianeta che ruota di continuo intorno a se stesso, intorno al sole, intorno a galassie di cui non possiamo vedere la fine. Eppure la vita sociale si organizza intorno alla definizione di certe stabilità, dimenticando quello che non viene immediatamente percepito dai sensi.
La terra è un'ancora metaforica per non andare alla deriva, viene scrutata dalle navi, è accostata a caratteristiche materne, dà frutti e lavoro.
Terra natìa, pomme de terre, servi della gleba. Anche il disprezzo o il distacco usano la terra come termine di paragone: quella è davvero una terrona, quello fa solo discorsi terra terra. Comunque chi sta con i piedi per terra è una persona concreta, risolutiva, pratica e sicura.
Ma se la terra trema? Se la casa crolla? Se la camera ingoia il letto? Se il forziere non si trova più? Sembra incredibile eppure si sa che a volte, specialmente nelle zone sismiche, succede. Fin da bambini siamo avvertiti da questa profezia:

Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra
.
E allora perchè non costruiamo delle casine in grado di ballare la rumba con la terra senza finire in pezzetti? A pezzi può andare la carta, non la casa, lo sanno anche i bambini.

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